Sebbene l’acqua che arriva nelle nostre case dal contatore dall’acquedotto sia generalmente certificata come potabile, ossia igienicamente e batteriologicamente perfetta per essere bevuta, sempre più spesso i consumatori avanzano delle riserve circa il suo utilizzo a scopo alimentare. Ne è prova l’enorme domanda di acqua in bottiglia richiesta dal mercato ed evasa continuamente senza pensare ai problemi che questo tipo di pratica d’acquisto porta con se anche a livello ambientale. Si pensi ai problemi di stoccaggio rispetto al riempimento delle bottiglie o all’inquinamento generato dal traporto spesso irrazionale dell’acqua in lungo ed in largo (acque dell’Alto Adige che finiscono in Puglia o acque del Lazio che finiscono in Sardegna) e al problema dello smaltimento della plastica vuota.
Ma se l’acqua che arriva in casa è potabile forse occorre riflettere su alcuni aspetti interessanti legati al suo utilizzo. Premettiamo doverosamente che l’acqua da bere può avere tal volta benefici terapeutici, ma non è mai miracolosa. Slogan pubblicitari del tipo: “bere acqua alcalina ionizzata aiuta a prevenire il diabete, il colesterolo e addirittura i tumori”, sono dichiarazioni false che non hanno alcun fondamento scientifico e sono state per questo censurate a più riprese dalla stessa Autorità Antitrust che le ha classificate come pubblicità ingannevoli. Impariamo quindi a diffidare dalle informazioni imprecise e fuorvianti che ruotano introno al marcato dell’acqua. Diffidiamo pertanto da quelle aziende che propongono erogatori d’acqua che promettono miracoli.
I nostri erogatori di acqua ad uso domestico, per bar, ufficio o piccole comunità, erogano un’acqua che già alla fonte deve essere potabile, perché arriva direttamente dall’acquedotto che la certifica come tale. Pertanto, i nostri erogatori d’acqua non sono dei potabilizzatori, ma hanno lo scopo di affinare l’acqua migliorandone le caratteristiche organolettiche, utilizzando le tecnologie più all’avanguardia che consentono di avvicinarsi il più possibile al gusto desiderato dal consumatore (sapore e temperatura) ed evitargli di perseverare nell’inutile e costosa pratica di acquisto dell’acqua in bottiglia.
Se perciò l’acqua che arriva direttamente dal rubinetto è potabile, perché non berla? E’ possibile filtrarla ulteriormente per eliminare ogni traccia di cloro o di residui solidi, sterilizzarla totalmente con l’ausilio di lampade germicide, raffreddarla o scardarla alla temperatura desiderata, pronta per l’uso, o addirittura, per gli amanti delle bollicine, addizionarvi un po’ di CO2 (anidride carbonica).
Le nostre macchine, rigorosamente made in Italy, sono in grado di fare tutto questo. In particolare le macchine Sodax, sono collegabili alla rete idrica, ma sono dotate anche di serbatoio interno per essere spostate all’occorrenza ovunque ci sia bisogno di un erogatore pronto all’uso. Esse presentano tecnologie di ultima generazione, come un software intuitivo user friendly, accessibile da display touch-screen, una lampada UV da 11 Watt, una bombola CO2 ed il prefiltro a carboni attivi, in grado di: 1) gasare l’acqua secondo il grado di bollicine desiderato (4 opzioni possibili), raffreddare l’acqua, o riscaldarla secondo il proprio gusto, che è possibile impostare e memorizzare sul display. La macchina è in grado non solo di memorizzare i gusti di 4 distinti utenti, ma altresì di memorizzare il volume di acqua del bicchiere o della tazza di ciascuno. Il sistema di sicurezza bambini e la modalità a risparmio energetico ne fanno uno strumento indispensabile e senza paragoni nel mercato domestico o per la piccola utenza.
Per chi ha già un’acqua potabile in casa ma che non ama bere, si tratta di un bel risparmio di fatica e di soldi ed un grosso aiuto all’ambiente! Niente più file per le colonnine d’acqua osmotizzata messe a disposizione dal comune o per le bottiglie di plastica da pagare, caricare e smaltire!
Peraltro disponiamo di una gamma completa di gasatori e refrigeratori di acqua ad uso professionale per ristoranti, alberchi, comunità, con caratteristiche variabili a seconda dell’esigenza dell’utente.
Per chi invece non ha necessariamente l’esigenza di modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua di casa, ma desidera invece cucinare o lavare frutta e verdura riducendo il contenuto di sostanze indesiderate, quali cloro, calcio, arsenico, ecc., può orientarsi verso sistemi domestici di osmosi inversa da sotto lavello o da sotto zoccolo sistemabili all’interno o sotto il mobile del lavandino. Ce ne sono di diversi tipi e di diverse dimensioni, distinguendo tra sistemi con serbatoio di accumulo e lampada UV o sistemi diretti senza accumulo.